Api, Giardino, Informazioni -

API- Come riconoscerle

A distanza di qualche giorno dalla giornata mondiale delle api, abbiamo deciso di darvi qualche informazione in piu' riguardo questi insetti cosi'importanti per la nostra sopravvivenza. 
Il 20 maggio 1734, nel villaggio di Breznica in quella che oggi è la Slovenia, nacque Anton Janša, che di mestiere faceva il pittore ma che è diventato famoso per un altro motivo: Janša era infatti un esperto di api e uno dei padri dell'apicoltura, e il suo compleanno è stato proclamato dalle Nazioni Unite, nel 2017, Giornata Mondiale delle api. Oggi si celebra dunque uno degli insetti più importanti del mondo, sia per l'equilibrio degli ecosistemi sia per noi esseri umani, che ormai da millenni dipendiamo da loro: nel mondo, il 90% delle piante selvatiche e il 75% di quelle coltivate vengono impollinate dalle api, senza le quali l'umanità piomberebbe in una crisi alimentare senza precedenti.

COM'È FATTA UN'APE?
 Come si fa a distinguerla da tutti gli altri insetti che le assomigliano (e con cui spesso vengono confuse) e che non hanno lo stesso decisivo ruolo ecologico? Abbiamo preparato una piccola guida per aiutarvi a orientarvi e imparare a riconoscere un'ape, e a non scambiarla con una vespa, un bombo o un calabrone. Una nota prima di cominciare: la nostra selezione comprende solo specie che vivono in Italia, e che sono abbastanza numerose da poter essere avvistate con facilità da chiunque faccia una passeggiata in campagna o in un bosco (o persino in città, se siete fortunati).È chiaro quindi il motivo per cui l'ONU ha voluto istituire una giornata mondiale delle api, che negli ultimi anni stanno vivendo una crisi che è una delle conseguenze più spaventose dei cambiamenti climatici, della distruzione degli habitat dell'agricoltura di massa e dell'utilizzo di pesticidi. Al mondo esistono oltre 20.000 specie appartenenti al genere Apis, 800 delle quali sono in Europa, e la loro scomparsa, dopo più di 100 milioni di anni di co-evoluzione con le piante, avrebbe conseguenze devastanti per l'umanità – e non solo. Il World Bee Day nasce per sensibilizzare sul problema, che se non verrà risolto potrebbe provocare la scomparsa di un numero incalcolabile di fonti di cibo (frutta, noci, moltissimi vegetali) e la loro sostituzione con una manciata di prodotti che cambierebbero, in peggio, la dieta dell'essere umano – e non solo: senza i loro impollinatori, moltissime specie vegetali rischiano di sparire, un'ecatombe le cui conseguenze sugli ecosistemi mondiali sono facilmente immaginabili.



Nome Ape europea
Nome scientifico Apis mellifera
Dimensioni Da 1 a 1,5 cm di lunghezza per le api operaie, fino a 2 cm per la regina
Caratteristiche fisiche Torace marrone "peloso", addome giallo e nero
Comportamento Le api non sono aggressive e non attaccano gli esseri umani a meno che questi non mettano a rischio la sopravvivenza della colonia: un'ape che attacca un intruso lascia il pungiglione nel suo corpo, il che significa che dopo la puntura l'animale muore. Si tratta quindi di una misura estrema, alla quale le api evitano di ricorrere se possono evitarlo.
Dove vive È la specie di ape più diffusa al mondo, originaria del cosiddetto "vecchio mondo" e introdotta successivamente anche in America e Australia. Si sono adattate a moltissimi habitat diversi: nel nostro Paese si trova ovunque, da spiagge e pianure fino in alta montagna.
Quante ce ne sono È impossibile stimare il numero di api selvatiche presenti nel nostro Paese, ma se consideriamo solo quelle allevate per scopi commerciali si contano qualcosa come 1,1 milioni di alveari, ciascuno dei quali può contenere in media 50.000 esemplari. Questo numero è in costante calo: nel 2019 in Italia sono andati perduti più del 25% degli alveari.
Pericolosità Quasi nulla, se non consideriamo i casi di soggetti allergici alla puntura di ape che rischiano lo shock anafilattico. Anche per questi, comunque, il rischio di venire punti da un'ape è bassissimo, per i motivi spiegati sopra.

Possiamo tutti fare qualcosa per aiutare le api, come per esempio mettere un nido per insetti nel nostro giardino o sul nostro terrazzo, in questo modo avranno un rifugio sicuro. Ricordiamoci che non sono una specie di natura aggrassiva! Le puoi trovare QUI.
Fonte: Focus.it


Lascia un commento